Qualcuno mi è passato accanto lasciandomi addosso un sapore salmastro, e ha sfiorato i miei occhi e si è allontanato fissandoli impavido fino a dissolversi in un orizzonte nemmeno tanto lontano.
Qualcuno l’ho seguito per un tratto di strada, fino all’angolo del palazzo delle mie incertezze.
Alcuni li ho visti tornare indietro passandomi nuovamente accanto, baciandomi il cuore, sospesi sulla curva di un sorriso grande fin dove le nostre braccia avessero potuto toccarsi.
Piccole anime variopinte, coi capelli adagiati sulle mani del vento, coi pensieri tremolanti sull’orlo di un batticuore inatteso, fra parole attorcigliate e incapaci di esplodere fuori dalle labbra serrate.
Ognuno di noi è stato una meteora passata per un istante nel cielo stellato di qualcuno senza nome.
Voglio credere di essere anch’io il ricordo di uno di essi, uno scatto impresso nella sua memoria, un puntino sbiadito ma che fa ancora battere forte il cuore.
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