Volta pagina.
Cadono briciole sui tuoi passi,
sono residui di sogni incompleti
o di parole che non hai detto
e che si staccano dalle labbra,
che in volo tremano ancora.
Volta pagina.
Lascia che la notte si distenda
sulla tua schiena ricurva,
lascia che sia il vento
a muovere le vele del tuo cuore.
Sputa quel sangue rappreso
che intasa la tua gola scura;
per maledire il passato
hai dentro te un oceano di rabbia
che graffia e morde
e che si lega stretto alle caviglie.
Volta pagina.
Il tuo incedere da Re
fra i rifiuti di questa realtà
è un ossimoro triste e acuto
che puoi pisciare in un angolo umido
marcando una vita che non ti appartiene,
che stupidamente tu chiami ancora casa.
Volta pagina.
Negli occhi di chi incroci
c’è tutta la vacuità di ciò che ti attanaglia;
in essi rivedi te stesso,
in essi rivivi te stesso,
in essi ricordi te stesso.
Un pugno attraversa il tuo stomaco,
esplode e diventa cenere,
intossica il tuo respiro
e frena ogni tua passione.
Volta pagina.
Sei un pezzo di legno che marcisce
sulla pelle increspata del mare,
e qualche volta sfiori le stelle
quando trovi il coraggio di vivere
sulla cresta di un’onda gigante.
Non c’è spazio fra gli spazi
che ti sono stati concessi
da questa società e dalle sue regole.
Volta pagina
e poi soffermati là
su quella piccola virgola
che cola fra le due parole
che hai sempre desiderato sentire.
Volta pagina
Scritto e pubblicato il
da Marco Placido Stissi (alias “
“)
Una risposta a “Volta pagina”
-
È necessario un forte amor proprio per voltare pagina, perché lo si deve fare in primis per noi stessi , la persona più importante per noi, e poi il resto viene da sé. 💖
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